Thomas Schoepke è il nuovo Country Manager di ista Italia dall’inizio di quest’anno. Vanta alle spalle molti anni di esperienza in ista: dopo 8 anni in Nord America, è stato in carica come direttore presso le filiali di Bonn e Duisburg in Germania.
In questa intervista il 45enne esprime le sue prime impressioni e i suoi obiettivi per la società italiana.
Domanda: è il Country Manager di ista da pochi mesi. Qual è la prima impressione?
T.S.: I team di Milano e Roma mi hanno dato un caloroso benvenuto. Siamo in una buona posizione di partenza per sviluppare ulteriormente ista Italia in linea con le esigenze dei clienti negli anni a venire. Sono rimasto particolarmente impressionato dagli stretti legami con i clienti e l’atmosfera generale di fiducia.
Domanda: quali sono le attuali sfide di ista, quali le forze della società?
T.S.: da un lato, l’attuazione della direttiva EED in Italia crea un enorme potenziale di mercato, che ci permetterà di realizzare un’ulteriore crescita nei prossimi due anni. D’altra parte, il mercato è competitivo; naturalmente, anche attuando cambiamenti, le società di vendita degli apparecchi diventeranno sono sempre più interessate a questo mercato. La sfida per ista è convincere nuovi clienti dei vantaggi che un fornitore di soluzioni a 360° può offrire. Inoltre, ci teniamo, ovviamente, anche ad offrire un servizio eccellente e giuridicamente corretto in linea con le nuove normative – siamo già ben posizionati, grazie alla nostra esperienza in altri mercati.
Domanda: ha già obiettivi concreti per la società?
T.S.: il focus dei prossimi mesi sarà convincere i decisori politici a livello regionale, al recepimento della direttiva EED come legge nazionale. Il lavoro dell’Associazione è estremamente importante in questo contesto: ad esempio, nei vari comitati stiamo lavorando per ottenere le modifiche necessarie. In breve: stiamo facendo molte attività di lobbying. Ma ci stiamo anche attrezzando per il futuro potenziale di mercato per quanto riguarda le vendite: a inizio anno, abbiamo lanciato campagne mediatiche radio e TV che rafforzeranno la nostra presenza sul mercato. Inoltre, siamo presenti personalmente in tutte le regioni importanti e in occasione di eventi di associazione di consulenza per i nostri clienti. Essi quindi considerano ista sempre più come consulente ed esperti nel campo della contabilizzazione.
Domanda: ha già avuto diversi ruoli in ista e come ultima carica è stato direttore di filiale a Bonn e Duisburg nella regione dell’Europa centrale. Che cosa, in particolare l’ha colpita dell’Italia fino ad ora? T.S.: la grande flessibilità degli italiani – entrambi dipendenti e clienti – mi impressiona ogni giorno. Ad esempio, siamo riusciti ad organizzare un evento importante per i nostri clienti in appena quattro settimane. D’altra parte, spesso ci troviamo di fronte ad una grande quantità di burocrazia ancora presente in molte zone. Permessi e certificati disciplinano la vita quotidiana lavorativa – che potrebbe certamente essere organizzata in modo più efficiente. Questo perché il Paese è ancora bloccato da una crisi economica. Il governo ha già riconosciuto che la direttiva EED è anche una grande opportunità per l’Italia dal punto di vista economico. Pertanto, gli incentivi fiscali sono stati creati e i sussidi messi a disposizione per far passare la legge e quindi stimolare anche l’economia.
Domanda: un tale continuo cambiamento lavorativo cosa provoca? Cos’è sostanzialmente cambiato?
T.S.: naturalmente, cambiare lavoro è sempre uno sconvolgimento, ma per me non è stata la prima volta. Ho imparato che una buona preparazione per nuovi ruoli è sempre molto importante. A parte il lato lavorativo, tuttavia, il supporto HR intenso per la famiglia e le sue esigenze è la chiave per un distacco di successo. ista ha sempre visto me e la mia famiglia come un unico “pacchetto”, anche quando ha organizzato il nostro trasferimento dagli Stati Uniti alla Germania qualche anno fa. A mio parere, questo supporto è necessario affinché l’intera famiglia possa sentirsi subito a casa. Spostarsi all’estero con ista è stato un’esperienza positiva che posso consigliare ai colleghi. In questo momento, sto beneficiando del fatto che l’inglese è anche la lingua d’affari qui, ma spero che il mio italiano rapidamente migliorerà.
Domanda: quando non lavora, cosa le piace fare nel tempo libero?
T.S.: sono sposato con due figli, e così il mio tempo libero è dedicato interamente alla mia famiglia. Trascorriamo molto tempo a cavallo, viaggiando e sciando. Ma siamo diventati anche appassionati di cucina italiana. Qui, in Italia, amano ancora cucinare e, soprattutto, godere al massimo dei piatti preparati.
Molte grazie dott. Schoepke, per l’intervista dettagliata – dopo quest’ottimo inizio le auguriamo ogni miglior successo!